Stai cercando informazioni sulla possibilità di ottenere l‘esdebitazione? Vuoi cancellare i debiti che non sei più in grado di pagare? In questo articolo ti spiegheremo in maniera chiara a cosa serve e come funziona la procedura di esdebitamento o meglio definita “esdebitazione”.

Se hai cercato altre informazioni in rete, avrai trovato una certa confusione e a volte informazioni contrastanti tra di loro: questo perché si può parlare di esdebitazione in due casi diversi che non vanno confusi.

Infatti, è possibile essere esdebitati con riferimento a due casi distinti:

  • L’esdebitazione del fallito, ovvero dell’imprenditore fallito, che riguarda esclusivamente le persone fisiche soggetto di un fallimento (di fatto un caso che riguarda poche migliaia di persone);
  • L’esdebitazione consumatore, ovvero del soggetto sovraindebitato, che invece riguarda tutte le persone non fallibili (la stragrande maggioranza) che abbiano avuto accesso ad una procedura di sovraindebitamento definita dalla legge 3 2012, oggi in via di sostituzione dal codice della Crisi.

In questo articolo parleremo della possibilità di esdebitamento del debitore cosiddetto minore, ovvero della possibilità che riguarda la grande maggioranza di persone e piccole imprese non fallibili. Se invece cerchi informazioni sull’esdebitazione fallimentare puoi ottenerle consultando il codice civile su questo punto specifico.

Inoltre, è bene sapere che esdebitamento ed esdebitazione sono di fatto sinonimi, il secondo dei quali (esdebitamento) ha un uso più informale e colloquiale: li utilizzeremo indifferentemente in questo articolo.


1. Cosa significa esdebitarsi?

Esdebitarsi significa vedersi cancellare debiti che non sono stati pagati applicando una legge che l’Italia ha attivato da qualche anno. Insieme ai debiti – in caso di esdebitazione – cessano anche tutti gli effetti dei debiti stessi, come ad esempio le segnalazioni in banche dati, i pignoramenti etc. La possibilità dell’esdebitamento, una volta riservata agli imprenditori di grandi dimensioni, a partire dal 2013 è stata aperta a chiunque, a patto di seguire una procedura ben precisa che si svolge presso il Tribunale di residenza.  In pratica, le procedure di esdebitazione funzionano in questo modo:

  1. Ho debiti che non riesco a pagare, e che ragionevolmente non potrò pagare in conseguenza della mia situazione economica e patrimoniale attuale (non può essere esdebitato chi è in grado di pagare…);
  2. Faccio domanda al Tribunale competente per accedere a una delle procedure di sovraindebitamento (per saperne di più leggi la nostra guida alle procedure di sovraindebitamento).
  3. Se la procedura va a buon fine, posso ottenere l’esdebitazione, il cui effetto pratico è la cancellazione di ogni debito non pagato e la piena riabilitazione, con la cancellazione dalle banche dati dei cattivi pagatori;
  4. Occorre sapere che se si rientra nei criteri previsti dalla Legge, l’esdebitazione opera anche per somme importanti. È importante il principio giuridico e non l’importo o la natura dei debiti. come vedremo in seguito solo pochissime categorie di debiti non possono essere esdebitate.

È bene segnalare che l’esdebitazione senza precedente procedura di sovraindebitamento non può sussistere.


2. Chi può ottenere l’esdebitazione con le procedure di sovraindebitamento?

Le caratteristiche per poter essere esdebitato sono le stesse per poter accedere alla Legge sul sovraindebitamento. Prima di tutto è necessario appartenere a una di queste categorie di debitori:

  • Consumatori, ovvero dipendenti pensionati e inoccupati;
  • Partite iva e piccole imprese non fallibili, ovvero con un fatturato inferiore a 200.000 euro annui;
  • Professionisti e altre categorie non fallibili come gli enti no profit
  • Aziende agricole
  • Startup innovative.

In secondo luogo è necessario essere sovraindebitati, ovvero aver contratto dei debiti che ragionevolmente non si è in grado di pagare a causa della nostra situazione economica. Per capirci meglio: se ho rate di prestiti per 1000 euro al mese, sarò certamente sovraindebitato se guadagno 1200 euro al mese, perché con 200 euro soli non potrei vivere. Ma se guadagnassi 3.000 euro mensili, con mille euro di debiti al mese, non sarei classificabile come sovraindebitato. La terza caratteristica importante è non avere commesso atti che possano danneggiare i miei creditori: se ad esempio ho venduto la casa e ho nascosto i soldi all’estero invece di pagare i miei debiti, non potrò accedere alla Legge, anzi rischio di esser condannato per frode ai creditori! Quindi se sono veramente sovraindebitato, appartengo a una categoria non fallibile e mi sono sempre comportato correttamente, potrò accedere alla Legge 3 2012 e vedermi esdebitare ciò che non pagherò.


3. Da quali debiti posso ottenere l’esdebitazione?

Ci si può esdebitare da quasi tutti i debiti, in quanto solo alcuni specifici debiti non possono essere cancellati. Non possono essere cancellati:

  • debiti alimentari (l’assegno di mantenimento di moglie o figli, per intenderci);
  • debiti derivanti da alcune tipologie di sentenze giudiziarie: tecnicamente si tratta dei debiti classificati come rinvenienti da danno per fatto illecito extracontrattuale.

Tutti gli altri debiti non pagati possono rientrare nel piano di esdebitazione, quindi sia i debiti verso le banche, che verso l’Agenzia delle Entrate (ex-Equitalia). Rientrano anche i debiti verso i fornitori o verso i privati come il condominio. Per quanto riguarda l’Esdebitazione da Equitalia, fortunatamente come vedremo in seguito è possibile cancellare tutti i debiti anche verso il fisco.


4. Quanto tempo serve per ottenere l’esdebitazione?

I tempi per essere esdebitati non sono brevissimi, in quanto la procedura viene effettuata in Tribunale. Ogni pratica ha un suo percorso, ma per darvi un’idea di massima, le tempistiche possono andare da diciotto mesi (nel caso migliore) a cinque anni . L’esdebitazione non serve per risolvere un problema a breve ma per garantirsi un futuro più sereno e libero dai vincoli del debito vale comunque la pena partire con una di queste procedure. 


5. Ci sono motivi per cui possono rifiutarmi l’esdebitazione?

L’esdebitazione è riservata al debitore in buona fede (è uno dei motivi per cui bisogna passare da un tribunale per ottenerla). Per cui se durante la pratica emerge che il debitore ha fatto atti in frode ai creditori, o si è comportato con malafede l’edebitazione è preclusa. Quanto quali sono gli atti in frode? Sono disposizioni sul proprio patrimonio, che danneggiano i diritti del creditore. Ad esempio vendere un immobile, e “far sparire” il denaro della compravendita, oppure fare una donazione a titolo gratuito, oppure far sparire dai propri conti somme rilevanti. È considerato atto in frode, anche rinunciare a un’eredità per evitare che l’eredità venga aggredita dai creditori. Di norma però queste problematiche vengono analizzate in fase di accesso alla procedura di sovraindebitamento per cui se la procedura viene ammessa, le possibilità di essere esdebitati sono molto buone. Esistono inoltre un ulteriore motiv0 ulteriori di esclusione, sempre dettato danna normativa sul sovraindebitamento, ovvero il debitore non deve avere fatto ricorso a un credito sproporzionato rispetto alle proprie possibilità. E’ una norma che ha l’obiettivo di  sanzionare situazioni eccezionali o abnormi. A nostro avviso, ad esempio un debito contratto con il sistema bancario non sarà mai abnorme o sproporzionato, proprio perché l’affidamento è arrivato da parte di un professionista (la banca) che era più “capace” di noi nel valutare se all’epoca fossi in grado di restituire il debito.


6. L’esdebitazione Equitalia/ Agenzia delle Entrate Riscossione

Un approfondimento a parte merita il tema verso i debiti con l’Agenzia delle Entrate/Equitalia. Questo sia perché molti italiani hanno posizioni pendenti verso il fisco, sia perché esistono regole e prassi particolari che delineano la possibilità di stralciare il debito verso Equitalia. Semplificando per punti:

  1. Equitalia di norma non accetta transazioni al di fuori di specifiche normative: per cui se ad esempio con una banca possiamo provare a trattare per chiudere un debito a saldo e stralcio, con l’agenzia delle entrate non è possibile, almeno per il comune cittadino. Pertanto, l’adesione a una delle procedure della legge 155/2017 è condizione fondamentale per ottenere l’esdebitamento nel caso in cui non si possano pagare tutti i debiti con Agenzia Entrate.
  2. Negli articoli che appaiono sul web, spesso viene citato il caso di Busto Arsizio dove il debitore ha ottenuto un forte sconto grazie alla procedura di Piano Del Consumatore. Va detto che si tratta di un unico caso, e che la nostra esperienza ci porta a dire che difficilmente si potrà ripetere. Quindi, se si ha un grosso debito con Equitalia /Agenzia Entrate, serve certamente affidarsi a professionisti con grande esperienza.
  3. La strada migliore a nostro avviso, per affrontare il debito verso il fisco, è quella della liquidazione controllata del patrimonio. Infatti, tale procedura non prevede il voto dei creditori, e se sussistono le condizioni che di seguito vi spieghiamo, potrebbe risultare una strada sicura per ottenere la liberazione anche dai debiti verso Equitalia.

7. Gli effetti del decreto di esdebitazione

L’esdebitamento viene certificata attraverso un provvedimento del Giudice che produce gli effetti che vi elenchiamo di seguito:

  1. I crediti anteriori alla procedura sono inesigibili: ovvero il soggetto sovraindebitato non dovrà più pagare i debiti contratti prima della presentazione della domanda di sovraindebitamento. È ovvio, ma è bene specificarlo, che non vale per i debiti contratti DOPO l’avvio della procedura.
  2. Gli interessi, di qualsiasi natura (anche quelli successivi alla presentazione della domanda) decadono e non devono più essere pagati
  3. Estinzione delle procedure: eventuali procedure personali o riguardanti in proprio patrimonio (decreti ingiuntivi, pignoramenti, esecuzioni etc) decadono e non possono più avere corso
  4. Estinzione delle garanzie reali: eventuali pegni o ipoteche accessori al debito si cancellano e non hanno più efficacia, in quanto il debito che le origina non esiste più.
  5. Estinzione dei debiti verso il fisco. L’esdebitazione riguarda anche i debiti verso il fisco, con l’inclusione dei debiti IVA. Questo particolare merita di essere sottolineato in quanto fino al 2017, l’applicabilità dell’istituto dell’esdebitazione ai crediti IVA era fortemente in dubbio, dubbio risolto a favore del debitore grazie alla risoluzione 493-15 della Corte di Giustizia Europea.

8. Esdebitamento: perché è utile concederlo

Se stiamo cercando il modo di essere esdebitati, prima di tutto è necessario sapere che non solo è un nostro diritto, ma questo diritto esiste perché è utile a tutta la società nel suo insieme. Vediamo perché…. Fino a pochi anni fa, in Italia era impossibile liberarsi dei debiti che non erano pagati, sia verso le banche che verso Equitalia: la possibilità di essere esdebitati non esisteva nel nostro codice civile. Questo perché le nostre leggi attribuivano una particolare tutela al credito secondo un ragionamento che banalizzato suona come “”ti sei preso l’impegno e non puoi scappare”… Quindi anche se non puoi pagare, rimarrai debitore a vita (oggi fortunatamente non è più così, come vedremo avanti!) Questa prospettiva negli altri Paesi sviluppati è superata da anni, non perché si voglia essere “buoni” con chi non paga i propri debiti, ma perché è dannosa ed improduttiva da vari punti di vista. Infatti se lasciamo un debitore insolvente a vita, questo non potrà che produrre effetti negativi:

  • Non potrà più partecipare attivamente alla vita economica della società, in quanto non potrà intestarsi immobili, auto e qualsiasi bene
  • Di fatto gli sarà impedita qualsiasi attività imprenditoriale e soprattutto la possibilità di accedere a nuovo credito
  • Sarà incentivato a lavorare in nero per evitare di vedersi pignorare lo stipendio
  • Rischierà di cadere in povertà, andando a pesare sul sistema di welfare statale e locale.

Dare al privato la possibilità di esdebitarsi, di fatto significa avere ridotto un po’ il diritto del creditori ad ottenere i soldi prestati, migliorando però il diritto dell’intera società ad uno sviluppo economico maggiore ed a un contesto sociale più equilibrato ed armonico.